Famiglia Statella

Etna: il vino come espressione di luogo. Le nostre tre contrade

Sull’Etna, ogni vino nasce in un luogo preciso. Non è un modo di dire, ma la realtà concreta di una viticoltura che si intreccia con l’identità del territorio in modo unico. Qui, le contrade – suddivisioni storiche e geografiche – rappresentano il cuore pulsante di una denominazione che è ancora in piena evoluzione. Sono territori delimitati da colate laviche di epoche diverse, con caratteristiche pedoclimatiche distinte che influenzano radicalmente il profilo organolettico dei vini.

Questa è la vera forza dell’Etna: una viticoltura di luogo, in cui la mano dell’uomo accompagna ciò che la natura ha scritto nel suolo e nel clima.

Famiglia Statella: tre contrade, tre identità

Contrada Pettinociarelle

È da qui che è partito tutto. La nostra prima vigna, nel comune di Castiglione di Sicilia, a 770 metri sul versante nord. Un suolo povero, con sabbia lavica, poco scheletro e bassa fertilità. In estate, il caldo e la permeabilità del terreno creano condizioni di siccità che selezionano naturalmente le piante più resilienti.

Il risultato nel bicchiere: vini rossi strutturati, decisi, con una spiccata impronta minerale. Sono vini che parlano della montagna e della tenacia.

Contrada Pignatuni

A circa 660 metri s.l.m., su un terreno originato da un vulcano antico (l’Ellittico), troviamo la nostra vigna di Pignatuni. Qui i suoli sono sabbiosi ma fertili, capaci di trattenere l’umidità quando serve. Le viti crescono ad alberello, alcune pre-fillossera. Questo è il nostro cru più prezioso.

Nel calice: eleganza, profondità e un’armonia rara. Pignatuni rappresenta l’equilibrio perfetto tra struttura e finezza.

Contrada Tartaraci

Questa è una scommessa. Si trova fuori dal disciplinare Etna DOC, sul versante nord-ovest, nel territorio di Bronte. Un vigneto a 1.000 metri s.l.m., su un suolo fresco, sabbioso e ben drenato. Qui abbiamo deciso di piantare vitigni a bacca bianca, credendo fermamente nella vocazione di questa terra, ancora poco esplorata.

In prospettiva: vini bianchi longevi, minerali e dalla personalità fortissima. È un percorso che stiamo costruendo, passo dopo passo.

Parlare di contrade sull’Etna significa parlare di identità, di paesaggio, di geologia. Per noi di Famiglia Statella significa anche raccontare il nostro modo di fare vino: rispettoso, consapevole, radicato nel territorio.

Ogni bottiglia nasce da un luogo preciso. E dentro, c’è il carattere di quel luogo.

Parlare di contrade sull’Etna significa raccontare l’identità profonda di questo territorio: un mosaico di suoli, altitudini e microclimi che dà origine a vini di grande carattere.
Per noi di Famiglia Statella, coltivare queste terre significa custodirne l’unicità e restituirla in bottiglia, con precisione e rispetto.